Serie TV: una finestra su noi stessi
Negli ultimi anni stanno prendendo sempre più piede forme di intrattenimento dalla caratteristiche seriali dette “serie tv”. Siano abituati da decenni a seguire fiction caratterizzate da un numero limitate di puntate. Oggi, questi filoni, sono articolati in segmenti di racconti a volte in continuità fra di loro. La consequenzialità delle vicende presenta un finale sospeso che rimanda a possibili soluzioni e, il cui intreccio narrativo, è diventato sempre più interessante. Non si ha più a che fare con prodotti dai chiari confini, ma con sistemi complessi, che attraversano più media ( non solo tv, ma cinema e video-games) generando vere e proprie manie che tengono altissima la partecipazione dei fan.
Il racconto della serie tv è costituito da alcuni elementi strutturali comuni, chiamati da Jung archetipi , tematiche che si trovano universalmente nei miti, nelle fiabe, nei sogni e nei film. Essi danno vita a un intreccio definito come “Il Viaggio dell’Eroe”, tali storie rappresentano modelli precisi del funzionamento della mente ed esercitano un fascino su tutti perché rimandano a problematiche universali con cui facilmente possiamo identificarci . Gli eroi sono espressione dei cambiamenti e del “viaggio” che ogni persona intraprende nella vita. Le buone narrazioni lasciano nello spettatore la consapevolezza di aver imparato qualcosa su noi stessi. I personaggi senza sfide e percorsi interiori appaiono piatti e non coinvolgenti, per quanto eroicamente possano comportarsi. Gli spettatori amano vedere i personaggi che imparano, crescono e affrontano le sfide interiori ed esteriori che la vita gli presenta. Le diverse stagioni televisive mettono di fronte lo spettatore ad una trasformazione dei personaggi, che nel tempo mostrano caratteristiche differenti della loro personalità. Nelle serie tv, i personaggi possono evolvere nel lungo periodo, mutare, mostrare lati inaspettati di sé, lasciando lo spettatore attonito. Il protagonista inizialmente raccontato con un certo modo di fare, con alcuni valori, può trasformarsi mettendo in atto azioni e reazioni che non ci piacciono o ci deludono, o al contrario, ci colpiscono positivamente. Questi cambiamenti ci mettono di fronte ad una visione più realistica della persona. Tutti noi mostriamo delle contraddizioni nel nostro modo di fare, talvolta ci sorprendiamo delle nostre azioni e ancor più di pensieri inusuali, legati ad aspetti inconsci e profondi di noi stessi, che irrompono nella coscienza nei momenti più inaspettati!
Jung ha chiamato OMBRA il lato oscuro, ma anche il più affascinante della personalità, croce e delizia del nostro Io cosciente. E’ quella parte di noi di cui non siamo fieri e che consideriamo disdicevole. Più la respingiamo, più diventa nera e densa, e tende manifestarsi attraverso le nostre azioni, e soprattutto attraverso i pensieri o i nostri sogni. L’accettazione di questa parte, per Jung, è però fondamentale, è ciò che ci permette di attivare un processo di crescita e maturazione.
La trasformazione dei personaggi nelle serie esalta la complessità della personalità, che non è mai piatta e bidimensionale, ma mostra sempre diverse sfaccettature, a seconda anche del contesto con cui ci dobbiamo confrontare.
Ad esempio, Jaime di Games of Thrones, è sicuramente uno dei personaggi più dinamici della famosissima serie tv. Inizialmente si mostra spietato e subdolo, fino a quando la sua mano non viene mozzata, da questo momento inizia un’evoluzione interessante che lo porta a rivelare la sua parte più vera e umana.
Questi cambiamenti possono aiutare lo spettatore a sospendere il giudizio, a non trarre conclusioni affrettate dalla narrazione delle storie. Perché anche la realtà è più complessa di come può apparire all’inizio, anzi spesso è sfuggente, e i giudizi superficiali non aiutano mai a conoscere noi stessi e gli altri .
Quando noi guardiamo una serie tv, non riceviamo passivamente delle immagini, ma facciamo esperienza del viaggio del personaggio che, interpretiamo, alla luce dei nostri valori . Spesso le soluzioni e i percorsi intrapresi dal protagonista, possono riecheggiare con il nostro vissuto, e attivare in noi un cambiamento creativo, soprattutto nei momenti di maggior impasse.
Ci sono storie che ci fanno vibrare più fortemente e, allora, essere buoni spettatori, significa anche percorrere un viaggio insieme al protagonista; in questo modo ci poniamo in una posizione di ascolto rispetto a quelle narrazioni così toccanti, da spingerci ad adoperare gli strumenti che attivano anche in noi una trasformazione.
Ma non tutte le Serie tv ci coinvolgono, alcune ci lasciano del tutto indifferenti, al punto da abbandonarle dopo la prima puntata. Interroghiamoci sulle storie che risuonano in noi più fortemente: da quali personaggi siamo stati particolarmente colpiti, ne siamo affascinati perché ci assomigliano o perché ci riscattano? Oppure ci fanno confrontare con parti sconosciute della nostra personalità ? Insomma, lasciamo che la serie ci guidi nell’ esplorazione di noi stessi.
Buona visione ! 🙂
Maria Teresa Giannini